Posizionato di fronte all'ex Hotel Grotte Bleue, l’Hotel Continental era gestito da Giuseppe Maldacena XIII insieme al cognato Antonio Cimino, marinaio sposato con Maria Maldacena. In origine l’edificio nasce intorno al 1878 come dimora privata, Villa Bevaro. La trasformazione in albergo risale a prima del 1885, come testimonia anche una foto di C.W. Allers datata 1891 e dove l'unica parola leggibile sulla facciata dell'edificio è Hotel .... All'epoca, l’edificio appartiene a Mario Canale, già proprietario di diversi immobili sull'isola. L'indirizzo è via Bevaro 1 e l’albergo è disposto su due piani, con 10 camere al piano terra e 8 al primo piano.
Fin dalla sua apertura sotto la gestione Maldacena, l'hotel ospita in prevalenza clienti anglosassoni. Giuseppe Maldacena, direttore dell'albergo, ha vissuto molti anni in Inghilterra e parla molto bene l'inglese. Per questo motivo, l'albergo funziona anche come punto di informazione turistica dell'isola. In una guida del 1899, l'Hotel Continental è esaltato come l'unico albergo di prima categoria con un sentiero privato che porta alla spiaggia sottostante, detta anche "Sotto 'a lucanda".
Durante il primo periodo del loro soggiorno a Capri, le sorelle Kate e Saidee Wolcott-Perry, protagoniste del romanzo “Vestal Fire” di Compton Mackenzie, alloggiano in questo albergo, rinominato “Odissea”. Le ricche ragazze americane arrivano a Capri nel 1897 e in seguito trovano una piccola casa di loro piacimento dove stabilirsi, trasformandola in una delle più belle ville neo-moresche dell’isola: Villa Torricella. Quando le sorelle Wolcott-Perries si trasferiscono nella nuova casa, portano con sé i mobili delle camere dell’Hotel Continental acquistati a loro spese, nonostante il parere contrario del direttore Giuseppe Maldacena e dell’azione legale risultante.
Per chi si chiede la ragione di questo interesse per l’arredamento alberghiero da parte delle sorelle Wolcott-Perries, ci viene in aiuto una cartolina pubblicitaria dell’epoca. Secondo una cartolina pubblicitaria dell'epoca, "dal 1° febbraio 1897" il Continental, che era l'unico albergo di prima categoria di Marina Grande, era stato autorizzato ad accettare i travel cheque di prima categoria distribuiti dall'agenzia Cook. Si tratta tuttavia di una pubblicità alquanto strana, che contraddice apertamente quanto si può dedurre dal contenuto dei documenti relativi alla causa legale tra le Wolcott-Perries e l'albergatore Maldacena.
Secondo una guida del 1902-1907 l'Hotel Continental ha due gestori: Giordini e Maldacena. La buona reputazione dell'albergo rimane inalterata anche nella guida del 1910, in cui il Continental è definito come l'albergo più elegante di Marina Grande, e questo anche grazie al contributo delle sorelle Wolcott-Perries! Al termine della Prima Guerra Mondiale, l'Hotel Continental è ribattezzato Hotel Métropole.
L'edificio viene ereditato da Florindo Canale e dalla moglie Luisa Viva e successivamente passa a Maria Canale, che dagli anni '30 gestisce l'albergo con il marito Antonio Vaccaro.
Per quanto riguarda l’offerta ricettiva, nel periodo tra il 1903 e il 1906 l’Hotel Continental dispone di 20 letti, mentre secondo una guida del 1929 il Métropole offre solo 10 camere. Negli anni tra il 1932 e il 1937 sono disponibili 10 camere con 18-20 letti e un solo bagno comune; tra il 1939 e il 1940 l'hotel offre 15 letti, mentre nel 1960 il numero di camere sale a 20.
Alla fine degli anni '80, durante i lavori di ristrutturazione dell'Hotel Métropole, il noto albergatore caprese Salvatore De Angelis rinviene alcuni importanti frammenti e reperti archeologici risalenti all'epoca romana. E’ in questo periodo che l’albergo viene ribattezzato Hotel Palatium. L'edificio è costruito infatti sopra alcune cisterne romane e sul primo tratto di una strada di epoca romana che all’epoca portava al porto.